Colors on the Road

scoprire ogni giorno mille colori nella vita…

Le vacanze con i nonni

nonno e orsi: non è un regalo tutto questo?

“Ma quanto sei brava!”

Il finto complimento si riferisce al fatto che durante l’estate i miei figli trascorrono un periodo di tempo piuttosto lungo con i loro nonni, quindi lontano da noi, addirittura con un mare a dividerci.

Tanto per essere chiara: il prossimo che si azzarda a proferire tali parole rischia di brutto di prendersi un canister sui denti (deformazione professionale: canister_contenitore metallico per il campionamento dell’aria, di peso consistente normalmente si sconsiglia di scaraventarlo contro cose o persone…fossi stata una cuoca avrei pensato ad una padella sui denti!). Perchè generalmente la suddetta frase è sempre seguita da un “Io non potrei mai…sai, siamo così attaccati io e i miei piccoli!” o da un “Non ti preoccupi che abbiano troppa nostalgia?” o addirittura da un “Io sarei troppo preoccupata che succedesse qualcosa!”. Ecco, quel “brava” nasconde sempre una sorta di rimprovero, è inviato come un apprezzamento ma in realtà è solo un modo per dirti che una mamma come si deve mica li può lasciare i figli così lontani.

Onde evitare che qualcuno si ritrovi veramente la bocca sfondata a causa mia, userò il blog come valvola di sfogo (ma quant’è bello avere un blog tutto tuo che all’occorrenza puoi usare come sostituto della violenza??) per mettere in chiaro alcuni dettagli (e così ci scappa l’ennesima lista, che si sa che le liste fanno bene!)

  1. ovviamente io e miei figli siamo molto attaccati, visceralmente attaccati, ma ciò non significa che dobbiamo essere fisicamente sempre attaccati, credo anzi che imparare ad allontanarci pur sentendoci vicini aiuti sia me che loro a crescere
  2. ovviamente non li ho mollati in mezzo a degli estranei con i denti aguzzi, la pelle verde e gli occhi rossi: sono con i loro nonni, con i quali hanno un rapporto speciale fin da quando sono nati e che riconoscono come parte della famiglia
  3. ovviamente capita che soffrano un po’ di nostalgia, ma credo di saper distinguere fra gli occhi lucidi dovuti all’emozione di vedersi al computer e dei reali segni di disagio. Ognuno conosce i suoi polli e riconosco nei segnali che mi inviano un gran benessere e tanta gioia
  4. ovviamente mi preoccupo per loro, ma la ragione mi dice che la distanza non fa aumentare le probabilità che capiti loro qualcosa, e inoltre mi fido dei nonni che si occupano di loro
  5. grazie all’ospitalità estiva dei nonni, hanno la possibilità di trascorrere delle settimane fatte di spiaggia, di mare, di esplorazioni alla ricerca dei pesci, di aria aperta, di verdure dell’orto, di giochi in giardino. La nonna legge per loro a qualsiasi ora e li coinvolge nelle attività della cucina, il nonno inventa per loro continuamente nuovi giochi e li introduce con loro immensa gioia all’uso di qualche attrezzo.
  6. le vacanze estive in terra sarda permettono loro di sentirsi “a casa” anche lontano da casa e mi auguro che in futuro queste estati rimangano nella loro memoria come dolci ricordi e che ripensandoci si ritrovino a sorridere di sana nostalgia.
  7. l’alternativa veneta per l’estate sarebbero sveglia alle 6.3o e centri estivi…il paragone non regge
  8. ovviamente io soffro moltissimo di nostalgia, qualche volta piango e annoio con voce lamentosa chiunque capiti a tiro, però poi li vedo sorridenti e felici, rido con loro del gecco “poco vivo e tanto morto” e delle trappole per le zanzare costruite in spiaggia…e allora va bene così, sono felice per loro.

Ciò detto mancano solo tre giorni al loro ritorno e qui in casa l’emozione dell’attesa ci fa saltellare e sentire un pizzicore alle mani e alla pancia. Gli orsi da parte loro sono contenti quando si contano i giorni “Che bello che bello vedervi…però poi torniamo in Sardegna vero?”

Buon lunedì di fine estate…

21 commenti su “Le vacanze con i nonni

  1. Patrizia M.
    27 agosto 2012

    Il tuo sfogo racchiude tante verità. I figli si amano anche se per il periodo estivo si affidano ai nonni, le ragioni le hai spiegate benissimo tu e poi a mio parere si fortificano anche loro con questi “distacchi” perché imparano a non essere totalmente dipendenti dai genitori. Ed inoltre magari avere la possibilità di passare i giorni estivi in una terra magnifica come la Sardegna, con dei nonni così attenti e così partecipi. Naaa, chi spara certe frasi non merita nemmeno attenzione a mio parere. Fai benissimo cara, eccome se fai bene. Non significa certo che vuoi meno bene ai tuoi figli il dare loro la possibilità di trascorrere un periodo dell’estate con persone care ed in luoghi che per loro sono una continua scoperta.
    Ciao, buon lunedì anche a te
    Pat

    P.S. Quella del canister sui denti mi è piaciuta veramente molto ahahah

    • colorsontheroad
      27 agosto 2012

      Grazie cara, in effetti dovrei rimanere indifferente a certe osservazioni, ma talvolta mi appaiono così subdole e limitate che i nervi mi saltano…però finora non ho mai preso nessuno a canisterate sui denti 😉

  2. Paolo Zardi
    27 agosto 2012

    E’ un problema comune, e diffuso. C’è una retorica del “genitore che non lascerebbe mai i suoi figli neanche per un minuto” che ho sempre trovato non solo insopportabile, ed ipocrita, ma anche particolarmente dannosa – sia per i figli, che non hanno modo di fare esperienze fuori di casa, necessarie per una crescita armoniosa di una persona, sia per i genitori, che spacciano la propria insicurezza per amore. Io dico sempre che se tieni un gatto chiuso in casa per dieci anni, la prima volta che esce finisce sotto una macchina.
    Nel caso specifico, i nonni rappresentano l’esperienza migliore che possano fare i bambini: persone con esperienza che si prendono cura di loro con amore, e pazienza. Vedo i miei, che vanno a Trieste tutte le estati, e quando il weekend li posso riabbracciare mi sembrano sempre più grandi di come li ricordavo, con storie da raccontare, esperienze di vita che sono solo loro e che possono condividere con noi… E anche i nonni sentono di avere ancora qualcosa da dare…

    ps due settimane fa è mancato il padre di mia moglie, cioè il nonno Ivo dei miei figli… quando eravamo a casa, e si rompeva qualcosa, i miei figli dicevano: “non è un problema, aggiusterà nonno Ivo”. Ora che non c’è più, sentono comunque di poter contare, in qualche modo, su di lui. Se si rompe qualcosa, lo penseranno intensamente, e qualcosa di sicuro verrà fuori… E vedendo i ricordi che hanno, sostengo ancora più fermamente la tua scelta.

    • colorsontheroad
      27 agosto 2012

      Mi dispiace molto per il nonno Ivo. Ultimamente mi sono interrogata molto sul modo di trasmettere l’idea della morte ai miei figli e credo che vincere quella sorta di “impronunciabilità” a cui siamo avvezzi e affrontarla con la triste naturalezza che merita sia importante per una crescita serena anche nel dolore. Ma non era questo l’argomento, ho divagato trascinata da riflessioni fresche fresche, magari avremo occasione di riparlarne…
      Quanto alla questione vacanze con i nonni, ad irritarmi è soprattutto la diffusa usanza di voler in qualche modo far sapere al proprio interlocutore che sta facendo qualcosa di sbagliato…e nel campo dell’educazione dei figli è atteggiamento predominante. I miei sette anni da genitore mi hanno soprattutto insegnato che, su molti aspetti dell’educazione, giusto e sbagliato non sono sempre ben definiti, e quello che cerco di fare con molta cautela è far scattare il meccanismo del giudizio, cosa che invece osservo negli altri sempre più spesso. Ciò detto, sono d’accordo con quello che tu dici e sono convinta che crescere voglia anche dire imparare a gestirsi in autonomia, sperimentare e acquisire esperienza… (P.S. non l’ho scritto nel post ma devo anche confessare che un pizzico di vita di coppia fa moolto bene) Ciao Paolo.

  3. sandroesposito
    27 agosto 2012

    Trovo che la tua scelta sia quella migliore.

    • colorsontheroad
      27 agosto 2012

      Quanto mi piace il tuo approccio…conciso ma efficace…almeno finchè mi dai ragione 😉

  4. I tuoi orsi sono fortunati ad avere una mamma come te, che li aiuta ad imparare a vivere. Brava.
    robert

    • colorsontheroad
      27 agosto 2012

      Robert, io un po’ mi imbarazzo! Non so se sono brava, credo che lo capirò fra parecchi anni quando loro saranno adulti, per ora ho poche certezze ma un cervello sempre in funziona, che si interroga e riflette riflette riflette… Grazie mille.

  5. Filippo
    27 agosto 2012

    L’alternativa veneta non la reggerebbe nessuno. God save Sardinia.. 🙂

  6. bcartdevivre
    28 agosto 2012

    Questo post me lo stampo e me lo conservo per quando sarà tempo, per Piedona, di andare in vacanza con i nonni…. A tempo debito lo darò alle persone che esclameranno quella fatidica frase.. “Ma che brava!” B.

    • colorsontheroad
      28 agosto 2012

      Buona idea, e portati sempre dietro una padella per chi se la merita…:-)

  7. beweightless
    28 agosto 2012

    Non sono mamma, ma da figlia ti posso garantire che tutti i momenti (non solo le vacanze) che ho trascorso con i nonni, hanno nel mio cuore e nella mia memoria un posto ed un’importanza davvero senza eguali.
    Io approvo la tua/vostra scelta!

  8. labambinacolpalloncino
    29 agosto 2012

    Il rimprovero magari è solo “invidia”… comunque sia questo tuo scritto mi ha fatto tornare in mente due bei libri che hanno come protagonisti bambini in estate. Uno è quello di MIchela Murgia, L’incontro, che parla proprio dell’estate di 3 ragazzini in terra sarda (uno dei quali viene affidato tutte le estati ai nonni). L’altro è di Erri De Luca, I pesci non chiudono gli occhi. Non credo che esistano delle ricette assolute per l’educazione dei propri figli e soprattutto non ne esistono per “quelli degli altri” 😉

    • colorsontheroad
      29 agosto 2012

      Ma dai, sai che le vacanze dei miei figli sono nella stessa terra della Murgia, proprio a due passi, guarda un po’ le coincidenze! Ricette non ce ne sono, ma questo è un tema su cui tutti pensano di sapere tutto! Grazie Anna 🙂

      • labambinacolpalloncino
        29 agosto 2012

        Accabadora, il primo libro della Murgia che ho letto, mi è piaciuto moltissimo anche se ho faticato un pò a capire qualche termine 😉

      • colorsontheroad
        29 agosto 2012

        L’avevo iniziato in vacanza ma poi l’ho dimenticato giù…sarà il segnale che lo devo leggere in terra sarda 😉

  9. viaggiebaci
    31 agosto 2012

    BRAVA!
    E so bene cosa sto rischiando a pronunciare questa parola (beh! a dire il vero l’ho solo scritta!!!). Non so che età abbiano i tuoi figli e i tuoi genitori, ma da quello che scrivi sono sicura che è quella ideale per potersi godere l’un l’altro. Fa bene ad entrambi, non solo ai tuoi cuccioli.
    Personalmente sono contraria a chi usa i nonni come baby-sitter a tempo pieno, 40 e più ore a settimana. Qualcuno potrà dire che è tutta invidia visto che non ho nessuno nell’arco di 200 km e che i miei non stanno tanto bene e quindi non posso contare più di tanto su di loro. Ma anch’io, quando so che stanno bene e non gli è di peso, lo mando un po’ in vacanza da loro. Certo la linea educativa è ben diversa dalla mia – mia madre dice che in qualche modo deve farsi amare come nonna e farsi ricordare in tutti i mesi che separano una visita dall’altra – ma non importa. Quello che ottiene a livello affettivo, di crescita personale e di autonomia non ha pari.
    E poi, ammettiamolo!, anche noi mamme abbiamo bisogno di tanto in tanto di qualche giorno tutto e solo per noi …
    Il piacere di riabbracciarsi è poi più grande che mai e anche la pazienza si sarà notevolemente moltiplicata.
    per cui lo ribadisco: Brava!

    • colorsontheroad
      1 settembre 2012

      I miei figli hanno 5 e 7 anni e sì, sono d’accordo con te sui nonni che gestiscono nipoti a tempo pieno! I miei genitori vivono per la maggior parte dell’anno in Sardegna perciò l’estate da loro è preziosa per poter passare del tempo insieme. E confesso che anche un po’ di vita di coppia ha i suoi risvolti positivi! Ciao e buon fine settimana 🙂

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Questa voce è stata pubblicata il 27 agosto 2012 da in famiglia, fotografia, kids, liste, Sardegna con tag , , , .

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